ALEX − un libro per capire la finanza

Recensioni

Trama

Al di là della storia incentrata su un gruppo di amici che cercano uno scomparso, Alex è un libro che spiega in modo semplice alcuni meccanismi e concetti della finanza.

E non si tratta di temi astratti, ma di questioni che ci riguardano da vicino: vi siete mai chiesti come viene generato il denaro, e come viene distribuito ai cittadini? Come è possibile che certi operatori possano indebitarsi senza limiti? Fra i temi affrontati da Alex ci sono la natura del denaro, il ruolo delle valute di riserva e la monetarizzazione del debito.

Chi non ha mai sognato di possedere un’ingente somma di denaro? Per i comuni mortali il denaro è qualcosa che può cambiare completamente la vita.

Purtroppo il comune cittadino, salvo una vincita al lotto, può procurarsi il denaro soltanto con il lavoro. Provate a recarvi in banca a chiedere un credito milionario: vi rideranno in faccia.

Tutto normale, se non fosse che i limiti imposti al comune mortale non valgono per le élite finanziare. A questi operatori vengono concessi crediti ingenti, spesso senza alcuna seria garanzia. E visto che gli attuali tassi di interesse sono quasi zero, si tratta di una distribuzione del denaro praticamente gratuita.

Per il comune cittadino è impossibile ottenere i crediti che vengono elargiti agli operatori finanziari. In Europa il cittadino deve accontentarsi di quello che gli concede lo stato sociale, come la pensione anticipata o il reddito di cittadinanza. Anche queste elargizioni sono possibili perché lo stato, al pari degli operatori finanziari, può indebitarsi a costi molto bassi.

Negli Stati Uniti, patria del dollaro (la più potente valuta di riserva), la facile elargizione del credito arriva fino ai comuni mortali: per gli americani è normale indebitarsi fino al collo con i mutui immobiliari, o con la carta di credito, o con mutui di ogni genere (dai mutui destinati al consumo a quelli per il finanziamento degli studi universitari). Si tratta di uno sviluppo destinato probabilmente ad arrivare fino a noi.

E qui entra in gioco un altro tema trattato dal libro: il ruolo delle valute di riserva, come l’euro o il dollaro.

Non tutti gli stati possono stampare moneta (cioè indebitarsi senza limiti): questo privilegio è concesso soltanto agli stati che battono monete accettate in tutto il mondo come valute di riserva: il dollaro, l’euro, la sterlina inglese (finora), lo yen giapponese e lo yuan cinese.

Il privilegio di indebitarsi sorge dal fatto che questi stati battono una moneta che viene richiesta e assorbita dai mercati internazionali: una questione che spesso non è meramente di predominio economico, ma anche legata all’espansione territoriale (si veda l’attuale progetto Via della Seta della Cina) e al potere militare (il classico metodo gli USA).

Alla luce di quanto sopra, si capisce meglio perché gli stati europei abbiano deciso di unire le forze e dare vita, con l’euro, a una valuta di riserva internazionale. Ma il cammino è stato tortuoso, e più contrastato di quanto sia noto al grande pubblico.

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