Cerchiamo di capire i criteri di valutazione delle case editrici, senza che l’elenco seguente voglia essere esaustivo.
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Le case editrici sono imprese commerciali, che concepiscono il libro come un prodotto da vendere.
Superato un primo filtro, relativo alla leggibilità dell’opera, l’editore si chiede:
- che cosa può dare questo libro ai lettori?
il libro deve soddisfare un qualche bisogno del lettore: forti emozioni, catarsi, identificazione, informazione, curiosità, interesse intellettuale - qual è il target di lettori a cui questo libro si rivolge?
il target può essere definito per età, istruzione, sesso, interessi culturali - per quanto tempo potrà essere proposto questo libro?
i libri che fanno guadagnare di piu alle case editrici sono quelli che rimangono in programma per anni - come potrà essere comunicato questo libro?
il libro deve potersi comunicare con un messaggio interessante, che approcci direttamente il pubblico a cui si rivolge
Altri aspetti che vengono tenuti in grande considerazione
- la “voce narrante”.
Fanno colpo quelle opere che fin dall’inizio presentano una voce narrante forte, sicura di se, univoca.
Una voce che comunica chiaramente che genere di storia ci sta raccontando, e che cosa ci possiamo aspettare.
Una voce che trascina. - sviluppo narrativo compiuto: la storia ha un inizio, un crescendo e una fine?
- personaggi: almeno il personaggio principale subisce uno sviluppo, un cambiamento nel corso della storia?
Si consiglia anche la lettura del seguente articolo, comparso su Vibrisse: https://vibrisse.wordpress.com/2014/04/04/di-che-cosa-ha-bisogno-un-editore-per-decidere-di-pubblicare-un-libro/