Come proporre manoscritti

Avete le basi?

La maggior parte degli autori scrive per hobby e gratificazione personale. Si tratta di una motivazione più che giusta, ma che però racchiude il rischio di cadere in alcuni tranelli che aspettano al varco tutti quelli che scrivono di getto: trama non studiata, prevalenza dell’autobiografia, inconcludenza, personaggi piatti ecc.

Per ovviare a questi inconvenienti, è meglio imparare subito i principi base della scrittura creativa. Perché sì, ci sono delle regole da rispettare, quando si scrive un romanzo. Regole a cui si sono ispirati tutti i grandi autori, e che aiuteranno anche voi ad esprimere al massimo la vostra creatività.

Per imparare la scrittura creativa, potete frequentare corsi live (li troverete nelle grandi città), oppure corsi online. Su molti blog letterari e su YouTube trovate lezioni di scrittura creativa gratuite.

Esistono poi molti manuali sull’argomento, i migliori dei quali in inglese, a causa dell’approccio pragmatico.  Diffidate degli autori italiani: sono pieni disquisizioni teoriche, che non vi aiuteranno a migliorare la vostra scrittura. Ad esempio troverete dappertutto il consiglio “show don’t tell”, ma nessuno che vi dice come si fa. Se studiate da autodidatti, ricordate di fare esercizi, tutti i giorni.

Anche un editor serio può insegnarvi i principi della scrittura creativa, lavorando e facendovi lavorare sul vostro manoscritto: learning by doing.

Qui trovate link per editor e corsi di scrittura creativa.

Qui una check-list per la revisione del manoscritto.

Come farsi notare

Avete seguito le regole, consultato almeno un beta reader (se non un correttore di bozze o editor professionista) e adesso il vostro manoscritto è pronto?

Per un esordiente scrittore lo scoglio da superare consiste non soltanto nel presentare il manoscritto nella forma e modalità appropriata, ma soprattutto nel farsi notare.

Le grandi case editrici sono subissate da manoscritti di autori esordienti. Corre voce che non li leggano affatto, che li cestinino direttamente, oppure che si limitino a leggere la biografia e la sinossi del testo.

Difficile anche accedere alle grandi (e piccole) agenzie letterarie. La gran massa di esordienti ha persino fatto fiutare l’affare a queste ultime, che in genere pretendono l’esborso di un onorario nemmeno tanto trascurabile per leggere i manoscritti, senza che ciò sia garanzia, per un autore esordiente, di essere preso seriamente in considerazione.

I migliori modi per farsi notare sono i Concorsi letterari, la pubblicazione su riviste e l’autopubblicazione.

Con ciò non si intende scoraggiare gli autori dal proporre i loro manoscritti. Il tentativo lo dovete fare, anche se è bene non farsi troppe illusioni.

Una volta che il vostro manoscritto sarà pronto, revisionato, corretto nelle bozze e editato (lavori per i quali potete affidarvi a editor e correttori di bozze professionisti), provate a proporlo alle case editrici, cominciando da quelle indicate per il genere a cui la vostra opera appartiene.

Case editrici

Quasi tutte le big hanno una casella di posta elettronica per l’invio di manoscritti: tentare non costa niente.

Proporre il manoscritto ad una casa editrice piccola o media potrebbe rivelarsi una buona strategia: qui i paletti sono meno alti, e il successo si misura su scala più modesta. Se vendete soltanto poche copie, la pubblicazione sarà un punto a favore del vostro curriculum. Se invece la vostra opera vende bene, siate sicuri che anche le big verranno a cercarvi.

Le carenze delle piccole case editrici stanno nella distribuzione e nella promozione. Per quanto riguarda la promozione, dovrete probabilmente darvi da fare in proprio.

Per quanto riguarda la distribuzione, controllate i canali di distribuzione della casa editrice, prima di firmare il contratto. Per farvi le idee su come funziona la distribuzione, leggete questo articolo.

Su questo sito trovate un elenco delle case editrici

Agenzie letterarie

Spesso gli esordienti si sentono dire che alle case editrici big si arriva soltanto tramite un’agenzia letteraria. Qui ne trovate un elenco.

Purtroppo anche le agenzie letterarie sono difficili da raggiungere. Dovete considerare che un’agenzia guadagnerà circa il 10 % di quello che guadagnate voi. Per questo le grandi agenzie sono in genere restie a rappresentare autori esordienti, e spesso gli autori ottengono una rappresentanza soltanto alla loro seconda opera.

Esiste poi un gran numero di agenzie piccole, in cui occorre distinguere fra “agenzie esordienti” (che sono seriamente intenzionate a puntare sugli esordienti, anche se non hanno ancora molti contatti con le case editrici) e agenzie che vivono non di rappresentanza editoriale, ma di servizi offerti agli autori. Il mondo dell’editoria, che si trova in crisi, produce molti “fuoriusciti”, e non tutti sono seri.

Agenzie grandi e piccole cercheranno di lucrare su di voi: non stupitevi quindi che vi vengano offerti servizi a pagamento, come valutazione, editing e altro. Potete anche accettare questi servizi, ma non fatevi illusioni: pagare non è una via privilegiata per essere pubblicati. Se l’agenzia non ha interesse a rappresentarvi, perché non considera il vostro libro commerciabile, non lo farà nemmeno a pagamento.

 

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